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2004 - 2024 in viaggio da 20 anni

Azonzo in Corea del Nord


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Un viaggio unico nel suo genere in un Paese ancora del tutto sconosciuto

13 – 22 settembre 2015

Proponiamo un'esperienza straordinaria alla scoperta del Paese più chiuso e meno conosciuto del mondo, della sua cultura, delle sue bellezze architettoniche e naturalistiche.

A partire da 3.050 €

Descrizione

Grazie a questo viaggio si può conoscere la capitale Pyongyang; Nampo e la sua incredibile diga; i monti Myohyang, che offrono splendidi paesaggi; la riserva naturale dei monti Kuwol, di grande valore naturalistico; il complesso delle Tombe Koguryo, poste sotto protezione dell’UNESCO dal 2004; Kaesong, l’antica capitale della dinastia Goryeo e la DMZ, la zona smilitarizzata nel 38° parallelo. Un viaggio ricco di emozioni, capace di sorprendere anche i migliori viaggiatori.

Programma

PROGRAMMA. Dettaglio dei pasti inclusi: B=Breakfast; L=Lunch; D=Dinner

Giorno 1: Domenica 13 settembre
Italia – Pechino
Partenza dall’Italia e arrivo a Pechino la mattina seguente, in tempo per imbarcarsi sul volo per Pyongyang.


Giorno 2: Lunedì 14 settembre
Pechino – Pyongyang (D)

Al mattino presto arrivo a Pechino, Terminal 2, ritiro bagagli e trasferimento libero al Terminal 3 per il check-in al banco Air China Volo CA 121, diretto a Pyongyang. Il volo Pechino-Pyongyang dura 1 ora e 40 circa (fuso orario in DPRK + 1 ora rispetto alla Cina). Arrivo in aeroporto a Pyongyang, disbrigo delle formalità doganali con registrazione delle macchine fotografiche, videocamere (solo apparecchiature amatoriali perché gli apparati professionali NON sono ammessi nel paese) e telefoni cellulari. Incontro con la guida locale.  Quindi trasferimento in città, passando per l’Arco di Trionfo (Triumph Arch), eretto per testimoniare ai posteri il luogo dove al rientro in patria dopo 20 anni di esilio e di rivoluzione antigiapponese, a fine occupazione giapponese 1945, Kim Il Sung salutò il suo popolo liberato dagli invasori. L’altezza totale dell’arco è pari a 60 mt. La larghezza 52.5 mt.,con un’ampiezza dell’arcata di  27 mt di altezza e 18 di larghezza.  L’Arco è sostenuto da 4 pilastri ricoperti da bassorilievi ed epigrafi risalenti al 1925 e al 1945, in ricordo dell’anno in cui il Grande Leader Kim Il Sung iniziò a lottare per liberare la nazione e l’anno in cui rientrò trionfante nel paese dopo che i giapponesi se n’erano andati. L’Arco fu inaugurato ad aprile Juche 71 (1982) in occasione del 70esimo compleanno di Kim Il Sung. Check-in al Koryo Hotel 4*,  situato al centro della città, con cena di benvenuto al ristorante Chongryu Hotpot. Pernottamento al Koryo Hotel.


Giorno 3: Martedì 15 settembre
Pyongyang (B;L;D)

Prima colazione e intera giornata dedicata alla visita di Pyongyang. La città conta circa 4 milioni di abitanti, è posta a 100 mt sul livello del mare, a nord-est della penisola coreana, ed è attraversata dal fiume Taedong. Oggi è un’imponente capitale, caratterizzata da ampi spazi, vie di comunicazione molto larghe e grandiose costruzioni in stile socialista. La città però è antichissima, risale al 427 D.C. e nei secoli ha subito numerose invasioni (giapponesi, mancesi, americani etc.). A Pyongyang è nato TANGUN considerato il padre della nazione, vissuto ca. 5000 anni fa. In quell’epoca era la capitale di Kojoson, primo Stato fondato da Tangun e anche capitale di Koguryo, un altro Stato molto potente nella storia della Corea. Pyongyang significa “pianura”, o meglio “terra piatta”. Sotto la dinastia Kojoson la città si chiamava Jangansong ed era la fortezza dove risiedeva Re Tangun. Pyongyang rimase importante anche dopo la caduta della dinastia Koryo. In quel periodo aveva 2 nomi: Ogyong (capitale del’ovest) o Ryugyong (città dei salici piangenti). Dopo la liberazione della Coreadal dominio giapponese,la città divenne la capitale della Repubblica Popolare Democratica di Corea, DPRK e fu in questo momento che a Mangyongdae, località a   12 km dal centro, il 15 Aprile Juce 1 (1912)  nacque Kim Il Sung, il grande leader del popolo coreano, il fondatore della Corea socialista.
La città, ridotta in cenere durante la guerra, fu in seguito ricostruita con strade ampie e moderne, bei giardini (la città è in un parco), grandi palazzi e grattacieli, alcuni dei quali (recenti 2011-2014) svettano nel cielo e di notte sono illuminati, conferendo alla città un aspetto moderno e al passo con i tempi.
Si visita il Revolutionary Martyr’s Cemetery. E’ sulla collina di Taesong, e occupa un’area di ca. 300.000mq. Fu costruito nel 1975 e ampliato nel 1985. Il cimitero raccoglie le spoglie dei martiri delle guerre di liberazione nord coreane. Per accedere al cimitero si attraversa un cancello a forma di torre granitica da cui  parte una scalinata di 380 gradini  che porta alla sommità del cimitero, passando davanti ad un’imponente statua di Kim Il Sung. Successivamente, visita del  Kwangbop Temple  che risale alla dinastia Koguryo. Il tempio originale fu  distrutto. Fu poi ricostruito a metà del 18° secolo. E’ uno tra i 10 più grandi templi che si trovavano sulla collina di Taesong. Distrutto dai bombardamenti  durante la guerra di liberazione della Corea, venne  ricostruito nel 1990. Consta di 5 edifici, uno dei quali, il Taeung Hall, alto due piani con una base di 120 mq, è realizzato nello stile particolare dei  templi buddisti coreani. Si prosegue con la visita del Foreign Language Bookshp (negozio di libri stranieri, dove è possibile fare acquisti, inclusi i famosi poster coreani, davvero molto belli). Il programma continua con la visita del Taedong  Gate,  tipica  porta di entrata delle “città-fortezza”, risalente al Medio Evo coreano.  Alta 19 mt.,  è la più ampia e  più importante delle sei porte di ingresso della città  fortificata di Pyongyang. La sua costruzione, anche questa in pura architettura tradizionale coreana,  ha due pannelli dove sono trascritte le frasi di due illustri letterati coreani del 16° secolo: Yang Sa On e Pak Wi, e risale a metà del 6° secolo.  Mentre la parte ancora oggi visibile  è del   1635. Le catene che pendono dalla porta provengono dalla nave USS “General Sherman” che risalendo il fiume Taedong cercò di invadere il territorio nel 1866. Si visita quindi il Ryongwang Pavillon. Questo padiglione, anch’esso in tipica architettura coreana, risale al 1111, durante la dinastia Koguryo. Prima si chiamava Sansujong, successivamente ribattezzato Ryongwangjong (cioè padiglione con vista all’esterno),  venne costruito su di una roccia piatta vicino al Taedong Gate e al  Pyongyang Bell. Il tetto e le scritte che lo adornano sono da sempre considerate una delle tre meraviglie meritevoli di essere visitate a Pyongyang.  Anticamente era anche considerato uno degli otto luoghi più scenografici della Corea nord occidentale. Intorno a questa costruzione e a coloro che hanno combattuto per difendere la città fortezza di Pyongyang, negli anni sono nate molte leggende e miti.  E’ il momento di visitare la Pyongyang Bronze Bell. La prima campana risale alla dinastia Koguryo  ma oggi in quel luogo non vi è più alcuna campana perché è  stata spostata nella torre campanaria  vicino al  Taedong Gate. Della campana originale non è rimasto nulla perché  distrutta da un incendio. Oggi si vede quella riprodotta nel settembre 1726,  alta 3.10 mt, con diametro 1.60 mt e un peso di 13513 kg. Sulla parte esterna della campana sono riprodotte immagini di  onde,  di nuvole e del   Guerriero  Kumgang.  Vi è anche un bassorilievo  che racconta la sua vita e le sue gesta.  Oggigiorno la campana non suona più ma in passato, prima del 1894, era possibile udire i suoi rintocchi di  notte e al mattino presto, in segno di divieto alla gente di  passare da quel luogo. I  rintocchi erano anche un mezzo per informare il popolo che  stavano succedendo  eventi particolari e  importanti  per il paese.
Pranzo sul fiume Taedong a bordo della nave Daedonggang, un battello fluviale di recente costruzione.
Si prosegue la visita passando attraverso la Kim Il Sung Square, circondata da molteplici palazzi, la  maggior parte dei quali risalenti agli anni ‘70, ‘80 e ’90. Si visitano poi il Mansudae Grand Monument, la Torre della Juche, il Palazzo del Pattinaggio, il May Day Stadium (qui ad anni alterni si tengono gli Arirang i famosi giochi di massa), il Grand People’s Study House, un imponente palazzo, una biblioteca enorme, la più ampia del suo genere in Corea. Qui sono racchiusi 10 milioni di libri. Il palazzo, in grado di  ospitare  più di 12000 persone al giorno, è  formato  da 10 blocchi  con 20 sale lettura e 17 sale per conferenze,  e venne costruito durante la reggenza di Kim Jong Il, per soddisfare il desiderio del padre, che aveva sempre desiderato poter costruire un luogo dove il popolo coreano potesse studiare. L’edificio, inaugurato ad aprile Juche 71 (1982)  è prospiciente la Kim Il Sung  Square, una grande piazza, un grande  spazio aperto nella parte centrale  della città.  Il vero cuore di Pyongyang, con un pavimento in granito, ampia 75000 mq. Nelle grandi occasioni, durante le feste nazionali come il compleanno del Grande Leader, del figlio o altre ricorrenze, ospita imponenti parate militari, dimostrazioni, processioni di massa etc. E’ qui che nel 1953 fu festeggiato l’armistizio con gli americani.
La visita prosegue attraverso il Parco Mansudae con le sue fontane fino al Grand Monument che sorge sulla Mansu Hill, collina di Mansu. Il Grand Monument è un  complesso in rame e bronzo formato da due enormi  statue  in bronzo, una del  Grande Leader Kim Il Sung, eretta nel 1972 per celebrare il suo 60° compleanno,  e  l’altra  del figlio Kim Jon Il,  deceduto nel 2012 a cui fanno ala due gruppi di sculture  in granito di carattere militare, che rappresentano una la battaglia della rivoluzione antigiapponese e l’altra il periodo della rivoluzione e ricostruzione socialista. Entrambi i gruppi scultorei (120 figure  in totale)  sono alti ciascuno   22.5 mt.   Alle spalle delle due statue e dei due gruppi scultorei è visibile  un enorme  murales a mosaico con raffigurato  il Monte Paektu. Il murales poggia sulla parete del Museo della Rivoluzione Coreana  e simboleggia  l’origine della rivoluzione e i motivi della Juche, l’”ideologia ufficiale del Paese”. Infatti il Monte Paektu è considerato la “culla” dove prese corpo l’idea della Juche.
Tutti i turisti in visita al Paese vengono portati davanti alle due statue per rendere loro omaggio e  deporre  un mazzo di fiori ai loro piedi. E’ un obbligo.
Successivamente si visita la Torre dell’Idea Juche, alta in totale  170 mt., situata  in linea perpendicolare rispetto al Grand Monument, ma sulla sponda opposta del fiume Taedong rispetto alla piazza delle due statue. Essa simboleggia la  filosofia nord-coreana dell’autosufficienza dell’individuo e del Paese. Inneggia ai pensieri di Kim Il Sung, autore e guida  dell’idea della Juche, che rappresenta l’era dell’indipendenza della Corea. In cima alla torre, rivestita di granito bianco, in puro stile coreano antico, da 150 mt in su svetta una torcia  alta 20mt. che di notte,  essendo elettrica, viene lasciata accesa così che tutti la possano vedere da ogni punto della città. Sul retro della torre, in prossimità dell’ingresso  che porta al suo interno, si trova una nicchia ricoperta da lapidi di  marmo e di altre pietre importanti su cui sono incise  frasi di  sostegno alla  filosofia della Juche  scritte da oltre 80 nazioni, da organizzazioni benefiche e culturali, da club di amatori  internazionali, tutti sostenitori della filosofia della Juche.
All’interno della torre vi sono delle sale e una ascensore ad alta velocità che porta i turisti  in alto, a 150 mt. di altezza dove si apre una terrazza, un belvedere da cui  si può vedere la città a 360°.
Successivamente si visita il Monument to Party Founding, monumento eretto in memoria della fondazione del  partito dei lavoratori nord coreani  -  WPK - , costruito per perpetuare la storia  del partito dei lavoratori, le loro glorie e vittorie. Il monumento ha forma circolare (50 mt di diametro e 70 mt  di base) e si  estende su un’area di 250000 mq. All’interno di questa forma circolare svettano tre torri, ognuna alta 50 mt. Una rappresenta il martello ovvero i lavoratori ,la seconda il pennello cioè gli intellettuali e  la terza la falce, i contadini. La forma circolare simboleggia l’unione tra il Grande Leader Kim Il Sung, il Partito WPK e il popolo;  un’immagine sostenuta anche da uno slogan impresso in rilievo sui muri,  che inneggia alla lunga storia della Corea e del suo popolo e augura “Lunga vita al partito dei lavorati della Corea”, organizzatore e guida di tutte le vittorie del popolo coreano”; partito che è cresciuto e ha fondato le proprie  radici durante l’ ”Alba dell’Unione Imperialistica”.

Questo monumento fu inaugurato il 10 ottobre Juche 84 (1995), in occasione del 50°anniversario del WPK – partito dei lavoratori coreani.

Nel pomeriggio escursione al villaggio di Mangyongdae, situato a 12 km dal centro della città. Qui, in un’umile e  povera casupola dal tetto di paglia, il 15  aprile Juche  1  (1912) nacque Kim Il Sung.

Ne consegue che in Corea  il  primo anno del calendario coincide con l’anno Juche 1 (1912) ovvero con l’anno della nascita del Grane Leader.

Il nonno di Kim Il Sung era talmente povero da non potersi permettere una sua casa perciò la famiglia visse sempre in una casa che era del proprietario terriero per cui lavoravano, costruita nel 1860 e data a loro in uso in qualità di guardiani dei suoi terreni. Questa di Mangyongdae è considerata la casa della “rivoluzione” perché qui visse per generazioni la famiglia del grande leader. E’ formata da una cucina e da un pagliaio. Al suo interno, custoditi come reliquie, si possono vedere gli utensili usati dalla famiglia in quegli anni.

Al rientro in città, visita di una stazione della metropolitana di Pyongyang, inaugurata nel 1973, una delle più profonde al mondo, con arredi molto elaborati, banchine in marmo e grandi murales. E poi visita del Schoolchildren’s Palace, centro in cui molti  scolari meritevoli e molto dotati del paese (vige  la meritocrazia)  seguono corsi extracurriculari  per sviluppare eccellenti doti nelle arti quali  musica, ricamo, pittura, danza e canto. Il palazzo è costituito da molteplici aule circolari, una biblioteca, uno stadio al coperto, un teatro e di tutto ciò che serve per accrescere la conoscenza degli studenti dal punto di vista  artistico, etico, e  filosofico.  Fu inaugurato il 30 settembre Juche 52 (1963) .

Cena al ristorante Mangyongdae e pernottamento al Koryo Hotel 4*

Giorno 4: Mercoledì 16 settembre

Pyongyang - Mt. Ryongak – Nampo (B;L;D)

Prima colazione e proseguimento della visita della città con il Museo Storico Centrale Coreano, (Korean  Central History Museum)  costruito su un’area di 10.000 mq dove in 19 stanze sono esposti più di 4000 pezzi, reliquie che testimoniano la lunga storia della Corea, dalle sue origini primordiali ai tempi moderni, e della lotta di liberazione della Corea del Nord. Il museo venne inaugurato nel mese di dicembre Juche 34 (1945). Si continua con la Grand People’s Study House, la più grande biblioteca del paese con decine di migliaia di libri, costruita su un’area di oltre 100.000 mq e formata da 10 edifici, 27 sale lettura e 17 sale conferenza: essa è in grado di ospitare più di 12.000 persone al giorno. La costruzione di questa biblioteca fu voluta da Kim Jon Il nel rispetto della volontà del padre Kim Il Sung, che aveva sempre desiderato un luogo  in cui il suo popolo  potesse studiare e apprendere. Il palazzo venne inaugurato ad aprile Juche 71 (1982). Successiva partenza alla volta di Nampo, con pranzo al sacco sul Monte Ryongak, 292 metri sul livello del mare, la cima più alta  di Pyongyang. La sua vetta, la Kamthu Peak, ha la forma di un drago pronto a spiccare il volo a bocca aperta e testa rivolta al cielo. Sulla sua cima si trova il Tagyong Pavillion, da cui è possibile godere di suggestivi panorami. Quando i visitatori arrivano qui in cima dopo essere passati davanti al tempio buddista Popun, trovano davanti a loro il Songdok Pavillion, dal quale si può  godere del bellissimo panorama sulla valle sottostante. Durante il periodo scolastico, denominato Changdok, il presidente Kim Il Sung era solito recarsi sul Mt. Ryongak per fare ginnastica e pensare. Per questo fatto, il monte  ha molta importanza per i coreani e offre anche la possibilità di vedere alcuni reperti della dinastia Koguryo e della dinastia Ri. Continuazione per Nampo, a 55 km a ovest di Pyongyang, un importante porto di collegamento con la Cina e il mondo occidentale. Si tratta di un porto internazionale e moderno, posto all’imbocco del fiume Taedong. La città di Nampo, formata da 5 distretti e una contea, usufruisce di ottime condizioni naturali e di risorse che favoriscono lo sviluppo dell’economia permettendo alla popolazione una discreta qualità di vita. Nampo, Kaesong, Kangso e Taean sono  tutti centri industriali, con  più di 10 università e scuole. Nampo è  caratterizzata da un isolotto (Wau Islet) e nei suoi dintorni vi si trovano vestigia antiche come  le Tre Tombe del Re Konso  oltre a molti altri  reperti storici  qui custoditi. Il porto di Nampo, dove  oggi  operano  compagnie marittime e società commerciali  internazionali, divenne luogo di commercio durante la Juche 49 (1960). Lungo il tragitto si effettua una sosta per visitare la Chongsan-Ri Farm, esempio tipico di fattoria nord coreana. Una cooperativa alle dipendenze del governo. Sistemazione presso il Ryonggang Hotspa Hotel 4*, cena e pernottamento.

Giorno 5: Giovedì 17 settembre

Nampo – West Sea Barrage - Mt Kuwol – Kaesong (B;L;D)

Dopo la prima colazione si parte per la diga West Sea Barrage. Diga di fama internazionale, è considerato un vero e proprio monumento, che si estende sul mare per 8 km di lunghezza, con sbarramento delle acque in tre punti diversi, per un totale di 36 saracinesche e tre scale, usate per poter accedere al mare e pescare. Lungo tutta la diga corrono i binari della ferrovia, la strada carrozzabile e la strada pedonale. Attraverso i tre sbarramenti passano navi con stazza variabile da 2.000 a 50.000 tonnellate. Grazie alla diga, la Corea gode ora di  un bacino idrico artificiale della portata di ca. 2,7 miliardi di metri cubi di acqua, che defluisce lentamente nel fiume Taedong. La  costruzione della diga  ha richiesto  5 anni,  dalla Juche 70 alla Juche 75 (1981-1986) e un costo di 4 miliardi di dollari. Da qui si prosegue per il Mt. Kuwol per il pranzo picnic. Questo monte, uno dei 5 più famosi della Corea, sorge ai confini tra le contee Unryul, Anak, Samchon e Unchon, a sud della provincia Hwanghae. Oltre al nome Kuwol, il monte è  chiamato anche Mt. September dal fatto che in autunno i suoi colori sono estremamente belli. E’ alto 954 mt. sul livello del mare ed è caratterizzato da 99 picchi, valli e cascate. Dopo il pranzo a picnic si raggiunge la Tomba del Re Kongmin, 31° Re della dinastia Koryo che alla morte della regina  costruì un mausoleo per sé e la sua sposa (qui  ci sono le loro statue). La località si trova a circa 14 km ad ovest dal centro di Kaesong. Sono stati necessari 7 anni per completarne la costruzione, dal 1365 al 1372, ed è suddiviso in due parti: una che conserva le sculture che riproducono gli ufficiali civili e militari e l’altra per le funzioni in memoria dei reali. Si prosegue per Kaesong, situata a 160 km a sud di Pyongyang, che fu la capitale del primo stato riunito a nome Koryo (918-1392). Kaesong è rinomata  in tutto il  mondo per le sue coltivazioni di ginseng, ritenuto il migliore che ci sia. Qui si produce anche il celadon, un tipo particolare di ceramica dal colore verde tipica della Corea le cui origini  risalgono al periodo Goryeo. La città si divide in parte nuova e parte vecchia e si trova proprio lungo la linea di demarcazione militare che divide le due Coree. Al termine della visita successiva cena tipica locale con pernottamento al Folkcustoms Hotel 3*(hotel basico), unico hotel della Corea in stile coreano. La struttura ricorda lo  stile delle case costruite sotto la dinastia Ri. Il Folkcustoms Hotel  è noto per  i menu  in  tipico stile tradizionale coreano.


Giorno 6: Venerdì 18 settembre
Kaesong - Panmunjom – DMZ - Pyongyang (B;L;D)

Prima colazione e successiva partenza per Panmunjom e per la DMZ, in direzione del 38° parallelo, dove venne firmato l’armistizio tra Corea del Nord e gli USA nel 1953 al termine della seconda guerra mondiale. Panmunjom è un piccolo villaggio rurale a  8 km a sud-est di Kaesong. Qui si visitano le stanze in cui vennero discusse le clausole dell’armistizio e quelle dove fu firmato l’accordo. Il primo round di discussioni ebbe luogo nel 1951 e dopo sei mesi ci fu il secondo. Qui sono conservati gli articoli alla base del trattato come proposti dalla Nord Corea. La stanza in cui venne firmato l’armistizio, di 1000 mq è attraversata dal 38° parallelo, ha al suo interno ancora conservati il tavolo, le sedie e le bandiere usate all’epoca. Da una terrazza è possibile vedere la parte settentrionale della Corea del Sud. Seul la capitale della Corea del Sud dista da qui soltanto 70 km. In prossimità di tutta questa zona militare, 27 km a est di Kaesong, corre una dorsale, un muro che gli americani iniziarono a costruire nel 1977. Parte da qui e si snoda per 240 km attraverso tutta la penisola coreana. Una vera muraglia alta tra i 5 e gli 8 metri, con spessore di 3-7 metri in alto e di 10-19 metri in basso. Per la sua costruzione si resero necessari ca. 800 mila tonnellate di cemento, più di 200 mila tonnellate di metallo e oltre 3,5 milioni di metri cubi di sabbia e di pietrisco. Lasciata la DMZ si visita il Koryo History Museum, a  Keasong, che racchiude i reperti della dinastia Koryo. Il museo sorge sull’area anticamente sede della più antica università della Corea. All’epoca vi erano luoghi di culto, aule e dormitori per gli studenti e per gli insegnanti, più altri luoghi di studio. Pranzo presso il Folkcustoms Hotel e successivo rientro a Pyongyang. Cena e pernottamento presso il Koryo Hotel 4*.

Giorno 7: Sabato 19 settembre
Pyongyang – Mt Myohyang (B;L;D)

Prima colazione e successiva visita al Korean War Museum, al War Memorial e al Film Studio. Il museo della guerra e il War Memorial racchiudono reperti inerenti le guerre di liberazione della Corea. Entrambi sono di recente costruzione e si affacciano sul fiume Taedong. Qui sono raccolti parti di aerei, carri armati, armi etc. sottratti alla coalizione americana. Si continua con i Film Studio, la Cinecittà di Pyongyang, risalenti al 1947 (febbraio Juche 36). In questi studio vengono prodotti tutti i film coreani. Due di questi, “Flower  Girl” e “A Broad Bellflowers”, ricevettero importanti premi in occasione di festival internazionali di cinematografia. Visitando gli studio, che ricoprono un’area di 750.000 mq, è possibile osservare scenografie che riproducono non solo gli antichi villaggi coreani con le caratteristiche case dai tetti di paglia ma anche città moderne e angoli dell’ Europa (Germania, Francia, Belgio etc.), del Giappone e di tante altre nazioni occidentali.
Dopo il pranzo in hotel si visita una fabbrica di seta e ricami (produzione locale) e successivamente  la USS PUEBLO nave americana presa in ostaggio da 7 marinai nord-coreani nelle acque territoriali del paese, oggetto di forti tensioni tra Nord Corea e USA durante la presidenza di Truman. Quindi partenza per Mt. Myohyang per pernottare e cenare nell’hotel Hyangsan 4* (soggetto a riconferma).


Giorno 8: Domenica 20 settembre
Mt Myohyang - Pyongyang (B;L;D)

Prima colazione e successiva partenza per la visita del Monti  Myohyang, famosi non solo in Corea ma anche all’estero. Si trovano a nord di Pyongang a cui sono collegati mediante una superstrada e una linea ferroviaria. Distano dalla capitale ca 150 km e occupano una vasta area di 375 kmq e di 128 km di circonferenza. Il monte più alto raggiunge i 1909 mt sul livello del mare e offre splendide valli, boschi, cascate, percorsi per il trekking e fiumi. Myohyang significa montagna dall’aspetto strano e dai profumi fragranti.
Ai suoi piedi  si trovano il villaggio di Hyangsan, l’ International Friendship Exhibition Centre e, nella valle di Sangwon, l’antico Tempio Pohyon. La visita della località inizia con Hyangsan da cui si parte poi per andare a visitare l’ International Friendship Exhibition Centre. Quest’ultimo  è un vero e proprio  forziere pieno  di tesori,  un palazzo dove sono racchiusi tutti gli omaggi (suddivisi per continenti e nazioni ) che tutti i  vari capi di stato del mondo hanno regalato a Kim Il Sung  e  a suo figlio Kim Jon Il.   E’ un edificio di   6 piani a forma di pagoda, alto 43,3 metri con una superficie totale di  46000 mq , diviso in due sezioni,  costruito ad agosto Juche 67 (1978)  in stile  coreano antico. Sembra fatto di legno, e con delle finestre, ma in realtà non è vera nessuna delle due cose.
Da qui si prosegue per il Tempio Pohyon, uno dei 5 più grandi e importanti templi della Corea,  costruito nel 1042  durante la dinastia Koryo. Consiste in un tempio principale e in altre costruzioni  solitarie, sparse qui e là nell’area circostante e sui pendii della montagna. E’ famoso non solo per la sua storia antica ma anche lo splendido scenario che lo circonda: a nord  Ryongju  la cima più alta, a ovest  il Mt. Paeko, a est il Mt. Chongnyong   attraversato da un fiume al di là del quale vi è il Mt. Ami caratterizzato da una curvatura dolce.
Il tempio, importante lascito del Medio Evo coreano,  ricopre un’area di 50000 mq e sullo stesso asse, da nord a sud, si incontrano 1 ampio ingresso (Hall), 2 pagode, 1 padiglione e 3 cancellate ciascuna con suo proprio nome   (Jogye Gate, Haetal Gate e Chongwang Gate).  A seguire altre pagode, templi e un santuario  per il Grande Prete Buddista  Sosan, capo dell’armata di  preti buddisti volontari   durante il Medio Evo coreano. A sud del Suchung Temple si trovano gli archivi  dove sono  raccolti  80000  blocchi di legno: la collezione completa delle scritture buddiste del Paese.
A ovest, a formare un cerchio, si trovano la  Stele di Dharani e la torre campanaria del Tempio di Yujom.
Il vestibolo del Pohyon Temple  venne costruito nell’11 secolo  nella tipica architettura coreana ed è un reperto prezioso dell’epoca. Finita la visita si fa il pranzo a picnic,  condizioni climatiche permettendo, e poi una breve passeggiata nella valle della cascata di Manpok  e rientro a Pyongyang  per lo shopping al “souvenir shop”. Cena di arrivederci al Paradise Restaurant e pernottamento al Koryo Hotel 4*


Giorno 9: Lunedì 21 settembre 
Pyongyang – Pechino (B;L)

Dopo la prima colazione, visita al  Three-Revolution Exhibition  che si estende  su un’area di  100 ettari. Questo è  il  Monumento  delle  3 Rivoluzioni. Si suddivide in varie sale. Una di queste è dedicata esclusivamente all’ Idea della Juche mentre nelle altre sono  esposti manufatti e tutto ciò che è inerente sia l’industria pesante sia le  innovazioni tecniche ed elettroniche, legate all’industria leggera e all’agricoltura.
In pratica qui è possibile vedere e toccare con mano i progressi compiuti dal popolo coreano durante la rivoluzione culturale alla guida di Kim Il Sung dal punto di vista tecnologico, cultuale e agricolo.
Su questa stessa area sorge il polo fieristico di Pyongyang dove due volte all’anno, in primavera e autunno,  si svolgono due  importanti  fiere internazionali a cui prendono parte espositori occidentali (Italia – Germania  e altri)  e asiatici  (Hong Kong, Singapore e Taiwan in primis). Dopo questa visita ci si reca al Mansudae Art Studio, un complesso situato sul fiume Pothong a 4 km a ovest  dal centro della città,  che venne fondato il  17  novembre Juche 48 (1959) sotto l’auspicio  del Presidente  Kim Il Sung .

Negli anni ’70  il generale Kim Jon Il riunì  qui una equipe di  scultori  e di altri artisti  affinché  sotto la sua guida e sostegno  potessero costruire  questo complesso artistico e qui lavorassero. Fin dalla sua  fondazione, lo Studio ha prodotto una gran quantità di monumenti  incluso il Monumento alla Vittoria della Battaglia di Pochonbo, la  Statua di Chollima , il Grand Monument  con la statua di Kim Il Sung  e molti altri monumenti della città come l’Arco di Trionfo, il Cimitero dei Martiri della Rivoluzione  o il Monumento sulla West Barrage a Nampo   e molti atri ancora.  Sono di produzione dell’Art Studio molti murales come ad es. quelli che si vedono nella stazione della metropolitana, alcuni scenari e costumi usati per i film (es. la Tigre del Mt Paektu  che ricevette anche un  premio  internazionale)  e così via. Lunch in hotel e nel pomeriggio transfer in aeroporto per la partenza con volo CA 122 destinazione Pechino.  All’arrivo a Pechino, transfer al Traders Hotel o similare, pernottamento. Possibilità, per chi lo desidera, di prolungare il viaggio in Cina con servizi su base privata.


Giorno 10: Martedì 22 settembre 
Pechino - Italia (B)

Prima colazione e successivo trasferimento in aeroporto per imbarcarsi sul volo di rientro in Italia, dove si prevede di arrivare nella stessa data.


Una sola data di partenza
: 13 settembre 2015


Prezzi

Se ci saranno 2/5 partenti, quota: euro 3.050,00 a persona in camera doppia
Se ci saranno 6/9 partenti, quota: euro 2.450,00 a persona in camera doppia
Se ci saranno 10/15 partenti, quota: euro 2.350,00 a persona in camera doppia


Con 2/5 partenti, supplemento sistemazione camera singola: euro 650,00 a persona
Con 6/9 partenti, supplemento sistemazione camera singola: euro 600,00 a persona
Con 10/15 partenti, supplemento sistemazione camera singola: euro 550,00 a persona


Visti consolari DPRK e Cina doppio ingresso: euro 400,00 totali (è incluso anche il costo delle pratiche)

Assicurazione medico/bagaglio obbligatoria: euro 68,70 a persona
Modalità di pagamento
: 50% della quota base 2/5 pax alla prenotazione
Saldo
40 gg. prima della partenza, calcolato in base all’effettivo numero di partecipanti
Termine per aderire
al viaggio il 03 agosto 2015 (40 gg prima della partenza)


Guida esperta parlante inglese, che accoglie il gruppo in aeroporto all’arrivo a Pyongyang
Numero minimo di partecipanti: 2. Numero massimo di partecipanti: 15


NOTA BENE. Tutti i partecipanti al viaggio hanno l’obbligo di firmare una lettera di manleva, contestualmente all’adesione. L’interlocutore di Azonzo Travel in DPRK non è un operatore turistico ma il Governo Nord Coreano, che a suo insindacabile giudizio può negare il visto di ingresso, cancellare o modificare il programma.


La quota comprende:
-    Voli Air China Pechino/Pyongyang/Pechino in categoria seconda classe, tasse incluse 
-    Transfer da/per l’aeroporto di Pyongyang e di Pechino
-    Tutti i trasferimenti interni in minibus come da programma
-    Pernottamenti in camera doppia come specificato nel programma
-    Trattamento di pensione completa in Nord Corea, inclusa acqua minerale e un soft drink per ogni pasto
-    Visite, ingressi e escursioni come da programma 
-    Guida locale esperta parlante inglese durante tutto il tour in DPRK


La quota non comprende:
-    Voli internazionali Italia/Pechino/Italia (quotazione su richiesta)
-    Pasti non specificati nel programma
-    Bevande, mance, e spese personali di ogni genere
-    Visti consolari Nord Corea e Cina con ingresso doppio (costo esplicitato a parte)
-    Accompagnatore dall’Italia (non previsto)
-    Assistenza in aeroporto alla partenza (non prevista)
-    Assicurazione medico/bagaglio obbligatoria (costo esplicitato a parte)
-    Tutto quanto non espressamente indicato nel programma


Contratto e Assicurazioni

1) Il contratto che usa Azonzo Travel è quello approvato da Assotravel, Assoviaggi, Astoi e Fiavet
Prima di firmare il contratto, leggi le condizioni contrattuali
Scarica il pdf

In merito al punto 10 delle condizioni contrattuali (RECESSO DEL CONSUMATORE), si precisa che l'importo della penale sui servizi a terra in caso di cancellazione ammonta al:
15% del costo del viaggio se la cancellazione avviene fino a 46 giorni prima della partenza
25% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 45 a 30 giorni prima della partenza
40% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 29 a 15 giorni prima della partenza
60% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 14 a 7 giorni prima della partenza
100% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 6 a 0 giorni prima della partenza
e che le suddette condizioni sono sempre valide a meno che non siano specificate diversamente nel programma di viaggio proposto. Le penali di cancellazione dei voli seguono le policy applicate dalla compagnia aerea al momento dell’emissione del biglietto.

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