Togo e Benin – La magia del Golfo di Guinea
Un tour interessante attraverso due Paesi che si affacciano sul Golfo di Guinea
Proponiamo un itinerario per ammirare i mercati di Feticci, le montagne di Kloto, i danzatori sul fuoco, la particolare lavorazione del ferro dei Bassar, i castelli d´argilla della Tamaberma Valley, la montagna dei Feticheurs, i palazzi reali d´Abomay, i villaggi su palafitte e le cerimonie vudù.
Programma
Giorno 1
Nel Golfo di Guinea
Arrivo a Lomè, accoglienza e assistenza. Trasferimento in hotel. Pernottamento.
Giorno 2
Mercati di Feticci
Prima colazione e successiva visita al mercato dei feticci, tipico per la messa in vendita degli ingredienti dei sacrifici vudù. In questo mercato i vari adepti dell'animismo locale vengono a comprare gli elementi necessari per i loro culti. Durante la visita i responsabili del mercato mostrano alcuni gri-gri che sono prodotti per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni. Pranzo in corso di escursione. Nel pomeriggio si prosegue verso la regione forestale e visita del Monte Agoued, la vetta più alta del Togo, e in particolare del villaggio Akibo. Cena e pernottamento.
Giorno 3
Farfalle
Prima colazione e inizio della passeggiata a piedi sulle montagne di Kloto, si percorre un tragitto attraverso un paesaggio di valli selvagge, camminando nella misteriosa penombra della foresta in una natura gigantesca e primaria. Durante l´escursione è possibile scoprire le proprietà delle piante conosciute dai cacciatori indigeni. Le popolazioni locali, infatti, attraverso le conoscenze tramandate da padre in figlio, hanno saputo trasformare la foresta da presenza ostile ed impenetrabile in una realtà ricca di vita che sa proteggere e nutrire. Pranzo in corso di escursione. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 4
Danzatori sul fuoco
Prima colazione e trasferimento verso il nord dove si visitano alcuni villaggi abitati da popolazioni provenienti dal nord e stabilitesi in queste regioni da almeno due generazioni. Nonostante il tempo passato, hanno conservato le tradizioni dei loro antenati, come legame simbolico con la terra delle loro origini. I villaggi sono circondati da coltivazioni di cotone, igname ed arachidi. Pranzo in corso di escursione. In serata si assiste alla danza del fuoco, al centro del villaggio, infatti, un gran fuoco illumina i presenti, che iniziano le danze al ritmo incalzante dei tamtam. Alcuni danzatori in stato di trance si lanciano nelle braci, le prendono in mano, se ne cospargono il corpo e se le mangiano, senza riportare alcuna ustione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 5
Dalla fusione del ferro
Prima colazione e successivo incontro con i Bassar che hanno sviluppato e conservato tecniche tradizionali di produzione del ferro. Durante l´escursione si visita un antico altoforno d'argilla dove è possibile imparare le varie tecniche di fusione. Conoscenze empiriche di geologia e convinzioni magiche si mescolano in questa forma arcaica di siderurgia, diventando quasi un'esperienza d'alchimia. Durante la visita si è accolti dai capi tradizionali, all´interno della loro sala di consiglio, grande capanna con un alto tetto conico, nel corso dell´incontro vengono spiegate le varie modalità di giudizio praticate nell´esercizio del loro ruolo. Pranzo in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 6
Alla sua trasformazione
Prima colazione e successivo incontro con la popolazione Kabye, In alcuni villaggi, in cima alle colline, le donne plasmano vasi d´argilla e gli uomini lavorano il ferro dandogli forma con il fuoco e pesanti pietre. Nel nord del Paese, in case d´argilla, dalla forma circolare, con tetto conico in paglia, abitano i Moba. Un muro circonda e protegge le capanne di una stessa famiglia. Durante il tragitto si visitano piccoli villaggi, distribuiti su ampi territori che offrono una vista meravigliosa. In questa area dominano le piantagioni di miglio e sorgo. Pranzo in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 7
Disegni rupestri
Prima colazione e inizio della visita di grotte con graffiti, realizzati dagli antenati degli attuali togolesi. Si tratta di testimonianze di culture che hanno vissuto qualche millennio fa. Una pista conduce su una falesia dove è possibile visitare una grande grotta a picco sulla parete con all'interno antiche costruzioni e granai d'argilla. Nella grotta di Nano si rifugiavano interi villaggi Moba per sfuggire alle scorrerie di schiavi praticate dai guerrieri mussulmani. Pranzo in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 8
Castelli d´argilla - Tamberma Valley
Prima colazione e partenza per il Benin. Nel nord del Togo & Benin vivono delle popolazioni che vengono definite popolazione delle case fortificate. Queste regioni figurano fra le più autentiche del continente africano, dove la vita si perpetua senza modificazioni da secoli, all´interno di grandi case patriarcali fortificate ed isolate. Lungo il percorso si incontrano due tra le popolazioni che rappresentano un esempio perfetto di questo genere di civilizzazioni i Tamberma ed i Somba. Per delle ragioni di difesa si sono rifugiati da secoli nella catena montagnosa dell´Atakora, su un territorio di difficile accesso. Le loro case sono simili a piccoli castelli, grande esempio d´architettura tradizionale africana. Durante la visita è possibile entrare nelle case degli abitanti locali per poter ammirare la loro quotidianità e le loro tradizioni. Pranzo in corso di escursione. Nel tardo pomeriggio si raggiunge la frontiera del Benin. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 9
Montagna dei Feticheurs
Prima colazione e successiva escursione a piedi alla scoperta degli antichi villaggi Taneka situati sulle pendici dei monti omonimi. Questi villaggi sono composti da capanne rotonde con i tetti conici, protetti al centro da vasi di terracotta. La parte superiore dei villaggi è abitata dai sacerdoti dei feticci, vestiti con una pelle di capra, e dai giovani iniziati. Questa popolazione abita su un sito archeologico da più secoli. I primi abitanti, d'origine Kabye, avevano occupato la montagna nel IX secolo d.C. Da allora altre popolazioni si sono unite a loro formando una specie di crogiolo, sebbene ogni gruppo abbia conservato i propri culti ed i propri riti d'iniziazione. Questo insieme di popoli ha creato delle istituzioni religiosi e politiche comuni. Lungo il tragitto a piedi, si possono notare le tipiche case a tetto conico su viuzze delimitate da pietre lisce, ed è possibile vedere giovani e adulti con il capo raso, che semi nudi si preparano a delle celebrazioni iniziatiche. I Taneka, ritengono che per creare un uomo ci vuole tempo, pazienza, e sangue di animali sacrificati, un processo lungo tutta un'esistenza, a tal punto che la vita stessa diventa un rito di passaggio e non più un'esistenza cadenzata da un prima e da un poi, ma percorsa da un'unica tensione. L´escursione prosegue verso sud dove si possono ammirare importanti luoghi di culto vudù, diversi bastoncini di legno ricordano l´innumerevole serie di preghiere che sono state rivolte al dio locale per soddisfare bisogni della vita di tutti i giorni. Pranzo in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 10
Palazzi reali
Prima colazione e visita del Palazzo Reale d'Abomey, i cui muri sono decorati con i simboli degli antichi re del Dahomey. Il palazzo è ora un museo che conserva tra l'altro le spoglie mortali dei re ed un tempio costruito con argilla mischiata con polvere d'oro e sangue umano. Il Regno del Dahomey stabili' le basi del proprio potere su uno stato permanente di guerra che gli permise di catturare prigionieri da rivendere come schiavi. L'esercito reale era formato anche da truppe femminili, che si caratterizzavano per l'audacia e la bellicosità. Gli storici sottolineano la dimensione "laica" del potere esercitato dai re del Dahomey. Il re non era né un dio, né un sacerdote, nonostante il numero abbondante di sacrifici umani che erano compiuti sulle tombe dei re in alcune occasioni particolari. Il potere era esercitato secondo una razionalità accessibile ad una mentalità europea, difatti il Re di Francia e del Dahomey si scambiavano rappresentanze diplomatiche alla fine del XVIII secolo. Successivo trasferimento verso Porto Novo ed incontro con il re yoruba di Ketou: sua Maestà Kabiessi Adetutu, Oba (re) di un reame Yuruba che vive in un palazzo dalle colonne scolpite, circondato dalla sua corte. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 11
Villaggi su palafitte
Prima colazione e visita del mercato che possiede un importante settore dedicato agli oggetti di culto Vudù e all´erboristeria tradizionale africana. Sui banchi della farmacopea tradizionale sono ammassate pigne di foglie, radici, frutti provenienti dalle foreste limitrofe ed impiegati dei curatori tradizionali. In seguito si visita un´interessante collezione etnografica con numerose maschere delle etnie Yuruba e Fon. Nel centro città è possibile ammirare la moschea, in stile barocco. Successivamente si prosegue per la regione del litorale dove si estende una vasta area lacustre che accoglie Ganvie, esteso villaggio sulle palafitte. Per mezzo di una barca coperta e motorizzata si esplora il lago. I Tofinou,gli abitanti del lago, costruiscono le loro capanne su dei pali di teck e ricoprono i tetti delle loro abitazioni con una spessa coltre di paglia. La pesca è l'attività principale di questa popolazione in cui l'isolamento ha permesso di conservare le abitudini e le regole di costruzione originarie. Nelle piroghe, che uomini, donne e bambini conducono con facilità con l'aiuto di lunghe pertiche, si scandisce la vita quotidiana. E' sulla piroga che si va a pesca, ci si sposta, si mettono in mostra le merci da vendere al mercato. Pranzo in corso di escursione. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Giorno 12
Nella terra dei vudù
Prima colazione e partenza per Ouidah, considerata una delle capitali del vudù africano. In questa città, antico porto del traffico negriero dall'architettura afro-portoghese decadente coabitano uno di fronte all'altro il tempio dei pitoni e la cattedrale cattolica. Visita al Tempio dei Pitoni, dove questi serpenti sono venerati come vudù protettori della città; il forte portoghese, trasformato in museo sulla tratta degli schiavi; la via del non-ritorno percorsa dai prigionieri prima di essere imbarcati in direzione del nuovo mondo. Successiva visita del lago di Aheme, e dei villaggi di Possotome, Bopa ed altri villaggi di pescatori. Tempo libero a disposizione da trascorrere sulle spiagge di Grand Popo. Pranzo in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 13
Nella terra dei vudù
Prima colazione. Escursione di mezza giornata in piroga a motore lungo il fiume Mono alla scoperta di piccoli villaggi, dove sono ancora in uso gli antichi procedimenti di estrazione del sale. La navigazione conduce a un estuario, in cui le acque del fiume e dell´oceano si incontrano. Tempo a disposizione da dedicare al relax su spiagge bianche e deserte. Durante la navigazione si possono ammirare foreste di mangrovia. Lungo la costa i pescatori vivono in piccoli villaggi, costruiti coi rami delle palme intrecciati, e sfidano quotidianamente l´oceano sulle grandi piroghe artisticamente scolpite. L´escursione continua in "brousse" alla scoperta del culto dei vudù. Si assiste infatti ad una celebrazione, in cui durante la cerimonia è possibile che tra suoni di tamtam e canti il Vudù s'impossessi di alcuni adepti, dando luogo ad autentiche manifestazioni di trance. In tutta la regione del litorale del Benin e del Togo, il vudù è la religione tramandata dagli antenati ed è praticata con fervore che da' senso e ordine alla vita di milioni di persone, qui e altrove nel mondo Proseguendo per un altro villaggio si incontra un guaritore che tratta i suoi malati a base d'erbe e sacrifici sui vari altari che riempiono la sua corte. Si ha la possibilità di parlargli, assistere al suo lavoro e incontrare i suoi pazienti. Si prosegue verso il Togo. Pranzo in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.
Giorno 14
Lagune
Prima colazione e partenza per la visita del villaggio sacro di Glidji, dove tre secoli fa ha preso fine l´esodo di parte della popolazione Ga proveniente dalla regione di Accra. Con sè hanno portato i propri feticci, gelosamente custoditi ed adorati nei templi di Glidji. Durante la visita è possibile incontrare i responsabili dei templi ed assistere ad alcuni rituali. Si prosegue verso Togoville dove si può ammirare il suo santuario cattolico adiacente a templi vudù, e Aneho prima capitale del Togo con le sue palazzine decadenti, dallo stile brasiliano. In serata arrivo a Lomè, sistemazione in hotel. Cena e pernottamento..
Giorno 15
Lomè
Prima colazione e visita della città di Lomè. Costituita da una parte dal calmo quartiere amministrativo, dove si ammirano immobili in stile coloniale; dall´altra il vivace quartiere degli affari, dominato dal mercato centrale. Trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro in Italia.