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LA VALLE DI HUNZA

NELLA VALLE DI HUNZA ANCHE LE BAMBINE STUDIANO E LE

DONNE SONO INSERITE A TUTTI I LIVELLI 

NEL TESSUTO SOCIALE E PRODUTTIVO

AIUTACI A SOSTENERE LA HUNZA VALLEY, IN PAKISTAN !

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La valle di Hunza è un’oasi di felicità per quanto riguarda il livello di istruzione in Pakistan. In un Paese che ha il secondo numero più alto di bambini analfabeti al mondo (più di sette milioni) e notevoli disparità tra maschi e femmine, questa zona è diventata un modello.

Pur trattandosi di un’area remota, montuosa e scarsamente popolata, il tasso di alfabetizzazione si attesta, in generale, tra il 60% e il 100%, e nello specifico quello delle donne raggiunge mediamente l’85%.

La prima scuola fu aperta dagli inglesi a fine Ottocento. Ma il vero sviluppo scolastico partì nel 1945, grazie all’Aga Khan III, che fece costruire una cinquantina di scuole, spingendo le famiglie a mandare i figli di entrambi i sessi a studiare.

Nella valle di Hunza la popolazione è prevalentemente sciita ismailita, e gli  insegnamenti dell’Aga Khan, che è il loro imam vivente, sono considerati obbligatori da seguire.

Quindi già da molti decenni sia i bambini che le bambine frequentano le scuole.

Quando la regione divenne parte del Pakistan nel 1948, il governo centrale fece investimenti importanti nelle infrastrutture e anche nella costruzione di nuove scuole soprattutto maschili. Ma negli anni Sessanta, l’Aga Khan IV, tutt’ora in vita e attivo, spinse ancora di più per l’istruzione femminile. Grazie a questa conduzione religiosa illuminata, oggi le donne sono inserite a pieno titolo e a tutti i livelli nel tessuto sociale e produttivo della regione.

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Azonzo Travel conosce molto bene la valle di Hunza, abbiamo molti amici in quei luoghi, e abbiamo deciso di fare la nostra piccola parte per cercare di sostenere lo sviluppo economico e sociale della popolazione della valle, una vera oasi felice e progressista in un Paese tanto meraviglioso quanto arretrato e martoriato come il Pakistan.

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Spediamo in tutta Italia e anche all’estero. I costi di spedizione sono da definire e aggiungere.

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DALL’ANTICA TRADIZIONE DEL RICAMO

ALLA PRODUZIONE DI TAPPETI ARTIGIANALI.

UNA PICCOLA STORIA DI INNOVAZIONE E DI SUCCESSO

 

Nel 1995 il “Programma di Supporto Rurale Aga Khan IV” ha generosamente fornito i servizi e le competenze di uno specialista a livello internazionale nel settore delle tinture naturali. La pratica della tessitura nella regione di Hunza era sempre stata, fin dalle origini, molto semplice e limitata ad un ristretto numero di anziani che realizzavano tappeti in lana grezza di capra e di yak.

Questo nuovo progetto ha trasformato il panorama della produzione dei tappeti di Hunza, grazie alla formazione di giovani, soprattutto donne, a cui è stata data l’opportunità di condividere i benefici del programma di sviluppo.

Nell’arco di un anno quindici giovani apprendisti, sotto la guida di maestri tessitori turkmeni, sono diventati essi stessi istruttori. Dal 1996, più di 250 donne sono state formate per la tessitura di tappeti Soumak. Un gruppo di designer e di tintori qualificati assicura oggi una qualità costantemente elevata dei prodotti.

Dimostrazione della dignità e dello sviluppo sociale degli abitanti di Hunza è il fatto che nessuna manodopera minorile viene utilizzata nelle varie fasi di produzione, che i salari sono equi e che la formazione dei tessitori continua nel tempo.

La tradizione secolare del ricamo di Hunza si riversa nell’attuale tessitura dei tappeti. Il ricamo rappresenta un’antica tradizione del passato, quando le donne realizzavano copricapi tondi a calotta bassa per loro uso personale. Essi erano ricamati con seta cinese che veniva portata dal Turkestan kazako al territorio di Hunza attraverso la Via della Seta, dopo aver valicato i passi Mintaka e Kilik con carovane, cammelli, yak e cavalli.

Le donne realizzavano anche veli da sposa in seta, unendo l’abilità di un raffinato ricamo ad un fine lavoro all’uncinetto. Negli anni Settanta, poi, la costruzione della Karakorum Highway attraverso la regione di Hunza ha consentito di reperire facilmente fili acrilici dai centri urbani del Pakistan e purtroppo l’incremento della domanda ha provocato un notevole peggioramento della qualità del lavoro.

Determinati ad arginare questo declino e a rilanciare l’alta maestria artigiana originaria, nella valle si sono prefissati di reintrodurre le tinture naturali ed i fili di vera seta, unendo a questa decisione anche un metodo di lavorazione maggiormente vicino a quello originario. Questa scelta ha contribuito a creare un ambiente produttivo artigianale, di tipo familiare, e ha garantito una dignitosa fonte di reddito per le donne, dando loro anche la possibilità di esprimere le loro capacità artistiche.

Oggi, al fine di continuare a promuovere la parità fra i sessi e di dar vita a nuove fonti di reddito per il genere femminile, donne artigiane vengono formate nel ricamo e nella tessitura con nuove forme che si discostano a volte in maniera significativa dai loro disegni tradizionali, ma che aprono nuove prospettive creative.

Il lavoro è più impegnativo, dal momento che il distaccarsi dalla tradizione implica un maggior rigore produttivo. Le donne di Hunza si sono sapute adattare al progetto ed ora producono una grande varietà di manufatti non in linea con la tradizione, che vanno dai disegni artistici dei kilim islamici e anatolici a opere di avanguardia realizzate da artisti moderni.

Attraverso questa pratica innovativa, le donne entrano in contatto col design, con l’arte e la cultura di varie regioni del mondo. Al tempo stesso continuano a ricreare antichi disegni locali in precedenza dimenticati, trovati sui copricapi delle donne, sui veli da sposa e su altri oggetti ornamentali.

  

Tipologie di ricamo e di cucito di Hunza

Il sottile ricamo di Hunza con fili di seta è tradizionalmente noto come erāghi ed è realizzato a punto croce o a punto a spirale o con una combinazione dei due. Una tipologia meno fine, realizzata con fili di lana spessa, utilizza punti similari ed è nota come ascharsuta chuk. Qalmi è un altro tipo di ricamo con fili di seta che utilizza maglie lunghe e corte per creare disegni floreali. Infine, fili d’argento o d’oro (denominati qalabātu) vengono utilizzati in una tipologia di ricamo realizzato con fili di metallo meglio conosciuta come zardōzi.

I motivi del ricamo di Hunza

La maggior parte dei disegni negli erāghi rappresentano animali selvatici e le loro impronte, uccelli, foglie e parti del corpo degli insetti. Esempi di motivi tradizionali comprendono turangkish (corna dell’ibice), tamuts (leopardo delle nevi), urki itsu (piede di lupo), kishtimuts (barca), Chuk herimani (millepiedi). Alcuni di questi motivi si possono individuare in antichi tappeti (che hanno più di un secolo) e tessuti provenienti dal Khotan e dallo Yarkand ed in veli da sposa ricamati nell’Asia centrale.

Oggi, il progetto per rilanciare, sperimentare ed innovare la produzione continua anche grazie al tuo aiuto!

Lo sviluppo artigianale di questa popolazione è stato infatti reso possibile grazie al sostegno e al supporto di amici di tutto il mondo, tra cui artisti, direttori di musei, studiosi, diplomatici e operatori turistici come Azonzo Travel. Tutto ciò ha anche fornito una preziosa fonte di reddito per centinaia di artigiani della valle di Hunza che dipendono da questo mestiere per il loro sostentamento.

Per ogni oggetto che acquistate, portate un pezzo di Hunza con voi, con la certezza di aver contribuito a donare prosperità agli artigiani, in particolare alle donne di Hunza, incoraggiando al tempo stesso la loro creatività, la loro abilità ed il loro lavoro.

Se un giorno vi capitasse di trovarvi a Hunza, possiamo portarvi nei luoghi di lavoro per osservare questa creatività originale con i vostri occhi!

Lo staff di Azonzo Travel


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Fabio Chisari, Founder & C.E.O. di Azonzo Travel, intervistato da Radio News 24.


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Fabio Chisari, Founder & C.E.O. di Azonzo Travel, parla in RAI, a UNO MATTINA, dei viaggi per l'estate 2016 - 22/06/2016.





 

 

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