LA CALOTTA POLARE ARTICA E IL POLO NORD GEOGRAFICO
Da 11 anni, tutti gli anni ad aprile, guido i clienti in viaggio sulla calotta polare artica, e metto piede sul Polo Nord Geografico, a 90° di latitudine nord.
Si tratta del punto da cui immaginariamente esce l’asse di rotazione della Terra, diciamo il tetto a nord del mondo.
Qui si incontrano tutti i meridiani, e quindi non esiste il concetto di fuso orario.
Ogni volta che metto piede sulla calotta polare mi commuovo per la bellezza e l’unicita’ dell’ambiente circostante.
Non pensavo che un luogo potesse continuare a emozionarmi così tanto, nonostante il fatto di tornarci per cosi’ tanti anni.
Il fatto e’ che la calotta polare artica e’ davvero un ambiente straordinario e assolutamente unico sul Pianeta.
In nessun altro posto del mondo, infatti e’ possibile godere di un panorama neppure lontanamente simile: 360 gradi di orizzonte di ghiaccio salato piatto.
Tutto sulla calotta polare artica e’ diverso e sensazionale, a cominciare dal rumore che fanno i nostri passi sul ghiaccio salato,
molto diverso da quello che fanno sul ghiaccio di acqua dolce.
Il viaggio verso il Polo Nord Geografico è veramente bellissimo e impareggiabile, capace di dare fortissime emozioni.
La calotta polare artica è una meta che può raggiungere chiunque goda di normale buona salute.
Il viaggio è alla portata di tutti, perché non è fisicamente impegnativo.
L’unico mese in cui si può soggiornare sulla calotta polare artica è aprile, quando il sole splende già alto nel cielo per 24 ore
ma la temperatura è ancora sufficientemente bassa da assicurare una compattezza del ghiaccio adeguato a reggere l’impatto dell’atterraggio dell’aereo.
Non si deve dimenticare, infatti, che la calotta polare artica non è suolo, non è un continente, al contrario dell’Antartide.
E’ solo acqua marina ghiacciata. Lo spessore massimo non va mai oltre i tre metri, e mediamente è solo di un metro e mezzo.
Per questo motivo la Base di tende riscaldate in cui si soggiorna viene smontata già a fine aprile,
quando la temperatura inizia a salire rendendo la calotta troppo instabile, pronta a frantumarsi in tanti piccoli pezzi.
Ogni anno bisogna quindi aspettare il 21 marzo per incominciare a montare la base, giorno in cui si accende la luce dopo sei mesi con 24 ore di buio.
E già a fine aprile bisogna abbandonare la calotta polare artica.
Scienziati, esploratori, viaggiatori comuni, tutti hanno un solo mese all’anno a disposizione per godere di uno spettacolo naturale così straordinario!