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Azonzo in Benin e Togo


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Per chi desidera conoscere i rituali ancestrali e le maschere sacre dei villaggi arcaici

8 – 20 gennaio 2014

Proponiamo un’esperienza irripetibile per avvicinarsi alla cultura mistica delle tribù locali che ancora oggi praticano riti e danze ancestrali. Da Cotonou a Ouidah, proseguendo per i monti Taneka fino a raggiungere Lomè e Grand Popo.


Visualizza Azonzo in Benin e Togo, per il festival vudù in una mappa di dimensioni maggiori

Descrizione

Durante questo viaggio che inizia dalla città di Cotonou si incontra il villaggio su palafitte di Ganvie situato nel lago Nokwe e abitato dall’etnia Tofinou. Arrivo a Ouidah in occasione del Festival del vudù, celebrazione che dura un’intera giornata tra danze, maschere e rituali. A bordo del particolare treno coloniale Train d’Ebène si arriva a Bohicon, per raggiungere poi Cove dove si assiste all’uscita delle maschere Gelede. Da qui si continua verso Abomey con il famoso Palazzo Reale e Dassa con la celebrazione delle maschere Egun. Si prosegue alla volta dei monti Taneka per scoprirne i suoi antichi villaggi costruiti in sulle pendici della montagna e i villaggi dei Tamberma e dei Somba, situati sulla catena montuosa dell’Atakora. Raggiunto il confine con il Togo si incontra la popolazione Bassar, dedita alla lavorazione del ferro e si visita la capitale Lomè. Qui si ammira il Grand Marché dove si trovano feticci, “gri gri” (amuleti) e dove gli adepti dell'animismo locale comprano gli elementi necessari per i loro culti. Prima di rientrare in Benin si effettua un’escursione in piroga a motore per scoprire il fiume Mono per ammirare piccoli villaggi locali, dove vengono utilizzate antiche tecniche per l’estrazione del sale. Infine si arriva a Grand Popo dove si assiste all’uscita delle maschere Zangbeto. Un viaggio intenso ricco di spiritualità e misticismo per scoprire due Paesi ancora poco conosciuti.

Programma

PROGRAMMA.  Dettaglio pasti inclusi: B=Breakfast; L=Lunch; D=Dinner

 

Giorno 1: Mercoledì 8 gennaio
Cotonou
Partenza dall’Italia con volo di linea per Cotonou Arrivo in serata, accoglienza e trasferimento all’Hotel Azalai de la Plage o similare. Pernottamento.

 

Giorno 2: Giovedì 9 gennaio
Cotonou – Ganvie - Ouidah (B;L;D)
Prima colazione e successiva partenza in direzione di Ouidah. Lungo la costa oceanica si incontra la regione lacustre che accoglie Ganvie, bellissimo ed esteso villaggio su palafitte. Esso si raggiunge a bordo di una grande piroga attraversando il Lago Nokwe. I suoi abitanti, che appartengono all’etnia Tofinou (circa 25.000 abitanti), costruiscono le loro capanne su pali di teck e ricoprono i tetti delle abitazioni con una spessa coltre di paglia. La pesca è l’attività principale di questa popolazione il cui isolamento ha permesso di conservare le abitudini e le tradizioni. Sulle piroghe, che uomini, donne e bambini conducono con facilità con l’aiuto di lunghe pertiche, si scandisce la vita quotidiana. E’ sulla piroga che si va a pesca, ci si sposta, si gioca, si canta accompagnando il ritmo delle pertiche e si mettono in mostra le merci da vendere al mercato. Si raggiunge poi Ouidah, considerata una delle capitali del vudù africano. In questa città, antico porto del traffico negriero dall'architettura afro - portoghese decadente, coabitano uno di fronte all'altro il tempio dei pitoni e la cattedrale cattolica. Qui si respira un’atmosfera di altri tempi scandita dalla calma delle persone, il battito lontano delle onde sulla spiaggia e il ritmo dei tamburi. Tutto ciò è stato ben rappresentato da Chatwin nel suo libro « Il viceré di Ouidah ». Si visita il Tempio dei Pitoni, dove questi serpenti sono venerati come vudù protettori della città; il forte portoghese, trasformato in museo sulla tratta degli schiavi e la via del non-ritorno, percorsa dai prigionieri prima di essere imbarcati in direzione del Nuovo Mondo. Sistemazione presso l’Hotel Casa del Papa o similare. Cena e pernottamento.

 

Giorno 3: Venerdì 10 gennaio
Ouidah (B;L;D)
Prima colazione e giornata dedicata alla partecipazione del Festival del Vudù. Ogni anno, il 10 gennaio, il Benin si ferma e celebra i culti ancestrali che fondano le varie forme di religione tradizionale praticate nel Paese. In particolare, in questa giornata, tutti gli adepti vudù del sud del Paese si danno appuntamento a Ouidah. Una lunga processione di fedeli, chi a piedi, chi in moto, chi in taxi brousse, si reca alla Porta del Non Ritorno. In migliaia si danno appuntamento nelle tenute rituali, in cui dominano il bianco dei pagne e le perline multicolore. La festa esplode con l’arrivo del Dagbo Houno, il sommo feticheur di Ouidah. Danze, libazioni, maschere e qualche discorso ufficiale, scandiscono la mattinata. La prima parte della festa si conclude verso le 15h00, per poi continuare in città. La gente non si stanca di inneggiare ai propri vudù. In particolare, si raduna in un grande piazza dove si danno appuntamento le maschere Egun. A decine, queste maschere arrivano per danzare, scacciare cattivi spiriti e lanciarsi sulla calca per una “corrida” in cui si gioca quasi a guardia e ladri. La sera, Ouidah, esausta, ma non ancora completamente soddisfatta, continua la sua festa, questa volta nell’intimo dei cortili, in attesa di ritrovarsi fra un anno e rinvigorire la propria fede nei vudù. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

 

Giorno 4: Sabato 11 gennaio
Ouidah – Cove (B;L;D)
Prima colazione, successivo trasferimento a Pahou per imbarcarsi sul particolare Train d’Ebène: un treno coloniale risalente al 1922. Il treno, utilizzato ad uso esclusivo del gruppo, percorre un tratto del Paese abbandonato dal traffico ferroviario regolare. Si possono ammirare vecchie stazioni, villaggi e paesaggi suggestivi. Arrivo a Bohicon, sbarco e successivo trasferimento a Cove per assistere all’uscita delle maschere Gelede. Si tratto di un culto dedicato alla Madre Terra e viene celebrato dall’intera comunità per promuovere la fertilità delle genti e della terra. Ogni maschera rappresenta un personaggio diverso, solo gli iniziati ne conoscono gli aspetti simbolici e segreti. Vengono dipinte con colori vivaci e brillanti e, utilizzando movenze da marionette, raccontano storie a carattere morale e umoristico per l’educazione e il divertimento del villaggio. Tutta la cerimonia è un mix affascinante tra teatro di strada e teatro magico. Sistemazione presso l’Hotel Le Retour o similare. cena e pernottamento.

 

Giorno 5: Domenica 12 gennaio
Cove – Abomey – Dassa (B;L;D)
Prima colazione e successiva partenza in direzione di Abomey, per visitare il Palazzo Reale i cui muri sono decorati con i simboli degli antichi re del Dahomey. Il palazzo è ora un museo segnalato dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità e conserva tra l'altro le spoglie mortali dei re, i troni, gli antichi altari del culto, le statue e le armi. Si ha modo quindi di conoscere questo regno la cui economia si basò per lungo tempo sulla tratta degli schiavi. Infatti, il permanente stato di guerra permetteva al Re di catturare migliaia di prigionieri che venivano poi venduti come schiavi. Al centro della corte reale si erge un tempio costruito utilizzando una mistura di argilla e sangue umano. Al culmine della loro potenza, l’harem ospitò fino a 4000 donne. Passeggiando tra gli edifici si ha modo di riconoscere il passato splendore della corte che sfidò con orgoglio i potenti eserciti occidentali che arrivavano per colonizzare il continente africano. Si prosegue alla volta di Dassa dove si assiste alla festa tradizionale delle popolazioni Fon e Yoruba nel sud del Benin. Qui si possono ammirare le maschere Egun che rappresentano gli spiriti dei defunti e di fatto, secondo la popolazione locale, "sono" i defunti. Gli uomini che rappresentano Egun sono sempre degli iniziati. Arrivano dalla boscaglia indossando vestiti colorati e brillanti, e sfilano nelle vie del villaggio lanciandosi repentinamente all’inseguimento dei curiosi e incauti spettatori. Sistemazione presso l’Hotel Jeko o similare. Cena e pernottamento.

 

Giorno 6: Lunedì 13 gennaio
Dassa – Djougou (B;L;D)
Prima colazione e successiva visita della città, sede di un antico regno fondato da Olofin nel 1385, i cui siti ricordano un antico passato. Si inizia con il cavallo di legno regalato nel 1903 da commercianti portoghesi al re Otetan Adjikin Zomhoun, in seguito alle sue lamentele causate dalla morte dei suoi quattro cavalli. Si prosegue poi con la Collina dei Principi, luogo che in passato era destinato alla sepoltura dei re. Qui si trovano altari vudù che proteggono le anime dei sovrani. Si continua in direzione nord per raggiungere Savalou dove si ammira il feticcio caratterizzato dalla presenza di diversi bastoncini di legno che ricordano l’innumerevole serie di preghiere che sono state rivolte al dio locale per soddisfare bisogni della vita di tutti i giorni : un buon raccolto, un felice matrimonio, un parto senza problemi, una promozione scolastica etc. Si arriva infine a Djougou, sistemazione presso il Motel Le Lac o similare, cena e pernottamento.

 

Giorno 7: Martedì 14 gennaio
Djougou – Natitingou (B;L;D)
Prima colazione e successiva escursione a piedi alla scoperta degli antichi villaggi Taneka situati sulle pendici dei monti omonimi. Questi villaggi sono composti da capanne rotonde con i tetti conici, protetti al centro da vasi di terracotta. La parte superiore dei villaggi è abitata dai sacerdoti dei feticci, vestiti con una pelle di capra e dai giovani iniziati. Pare che i primi abitanti, d'origine Kabyé, abbiano occupato la montagna nel IX secolo d.C., da allora altre popolazioni si sono unite a loro formando una specie di melting-pot. Ogni gruppo ha conservato i propri culti ed i propri riti d'iniziazione, e nello stesso tempo insieme hanno creato delle istituzioni religiose e politiche comuni. Successiva visita di un accampamento Peul, veri e propri signori di queste lande sconfinate. Le loro abitazioni sono disseminate nella brousse, dove le loro mandrie pascolano liberamente. Qui si ha modo di assistere a scene di vita quotidiana, osservando questo popolo nomade che vive ancora di pastorizia. Arrivo a Natitingou e sistemazione presso l’Hotel Tata Somba o similare. Cena e pernottamento.

 

Giorno 8: Mercoledì 15 gennaio
Natitingou – Kara (Togo) (B;L;D)
Prima colazione e partenza in direzione delle montagne di Atakora, fra Togo e Benin, per incontrare le popolazioni Tamberma e Somba. Questi popoli per ragioni di difesa si sono rifugiati da secoli fra le montagne dell’Atakora, in un territorio di difficile accesso: questo ha permesso loro di sfuggire a tutti gli influssi esterni e principalmente alla tratta negriera verso il nord Africa islamizzato. Secondo gli studiosi le loro origini li accomunano ai Dogon del Mali: con loro condividono una fedeltà assoluta alle proprie tradizioni animiste. Le dimore, di singolare bellezza, sono in forma di minuscoli castelli costruiti su tre piani. Architetti di avanguardia come Le Corbusier sono rimasti colpiti per la plasticità delle forme di queste dimore fortificate. Il loro forte credo nelle antiche tradizioni è evidente dall’entrata delle case, che presentano grandi  santuari di forma fallica. Si ha quindi modo di entrare all’interno delle loro abitazioni per meglio comprenderne lo stile di vita. In realtà le loro case sono la proiezione della loro antropologia e cosmologia: il primo piano con la sua oscurità rappresenta la morte ed è il luogo degli antenati; il secondo piano, aperto al cielo, rappresenta la vita. Continuazione verso il confine con il Togo dove si ha modo di incontrare i fabbri kabye che vivono in alcuni villaggi in cima alle colline. Le loro abitazioni vengono chiamate “Soukala” il cui significato vuol dire gruppo di capanne unite da un unico muro. In ogni casa vive un nucleo famigliare di tipo patriarcale dove le donne plasmano vasi di argilla e gli uomini lavorano il ferro dandogli forma con il fuoco e pesanti pietre. Al termine delle visite si giunge a Kara, sistemazione presso l’Hotel Kara o similare, cena e pernottamento.

 

Giorno 9: Giovedì 16 gennaio
Kara – Bassar – Sokode (B;L;D)
Prima colazione e partenza in direzione di Sokode, per scoprire i popoli Bassar. I suoi abitanti hanno sviluppato e conservato tecniche tradizionali di produzione del ferro. Durante l’escursione si ha modo di visitare un antico altoforno d'argilla, per comprendere le tecniche di fusione che in parte si rifanno alla magia. Si prosegue quindi con la conoscenza del capo villaggio per poi terminare con la danza del fuoco: al centro del villaggio un grande fuoco illumina i volti dei partecipanti che iniziano a danzare al ritmo ipnotico dei tamburi, per poi tuffarsi nelle braci ardenti. Si pensa che i feticci li proteggano dal fuoco. Successivo proseguimento per Sokodè e sistemazione presso l’hotel Central o similare. Cena e pernottamento.

 

Giorno 10: Venerdì 17 gennaio
Sokode – Lomè (B;L;D)
Prima colazione e successiva partenza in direzione della capitale Lomè, l’unica città africana che è stata colonizzata da tedeschi, inglesi e francesi nonché una delle poche capitali al mondo che si sviluppa al confine con un’altra nazione. Questi elementi hanno concorso allo svilupparsi di una speciale identità che si riflette nello stile di vita e nell’architettura della città. Lomè è il punto di incrocio di persone, culture e commerci che la rende città cosmopolita di piccole dimensione. All’arrivo si ha modo di ammirare il mercato centrale con le sue Nana Benz, ovvero donne che hanno concentrato nelle loro mani la vendita dei costosi pagne, indumenti provenienti dall’Europa. Si continua con il quartiere amministrativo dove sono presenti numerosi edifici coloniali, che riportano ad un lontano passato. Infine ci si immerge nel mercato dei feticci, dove si vendono gli ingredienti dei sacrifici vudù. E' qui che i vari adepti dell'animismo locale vengono a comprare gli elementi necessari per i loro culti. Qui si possono trovare i gri-gri, manufatti utilizzati per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni. Al termine delle visite sistemazione presso l’hotel Le Lac o similare, cena e pernottamento.

 

Giorno 11: Sabato 18 gennaio
Lomè – Grand Popo (B;L;D)
Prima colazione e mattinata dedicata alla scoperta dei riti vudù, celebrati all’interno di un villaggio isolato nella savana. Qui, da almeno tre generazioni, gli adepti celebrano una cerimonia vudù: al ritmo dei tam-tam e al suono dei canti qualche danzatore cade in uno stato di trance profonda. Nel pomeriggio si effettua un’escursione in piroga a motore per scoprire il fiume Mono. Durante la navigazione si ammirano i suoi piccoli villaggi locali, dove vengono utilizzate antiche tecniche per l’estrazione del sale. Si giunge fino all’estuario dove si incontrano le acque del fiume con quelle dell’Oceano e qui si ha modo di rilassarsi sulle spiagge bianche e desertiche. Successivamente si continua la navigazione all’interno della laguna, fra alberi di mangrovie e piccoli villaggi costruiti con rami di palma intrecciati. Al termine della navigazione proseguimento per Grand Popo e sistemazione presso il Awale Plage o similare, cena e pernottamento.

 

Giorno 12: Domenica 19 gennaio
Grand Popo – Cotonou – rientro in Italia (B;L)
Prima colazione e successivamente si assiste all’uscita delle maschere Zangbeto, grandi maschere coperte di paglia colorata, che rappresentano gli spiriti non umani, le forze della natura e della notte che hanno abitato la terra prima ancora dell’uomo. I portatori delle maschere, che conservano un’identità indipendente, avente vita propria, appartengono a una società segreta e la loro identità è sconosciuta ai non iniziati. L’uscita di Zangbeto è una gran festa per il villaggio, in quanto propizia la protezione degli spiriti e tiene lontane le presenze minacciose. Il roteare della maschera simboleggia la purificazione spirituale che Zangbeto produce nel villaggio e l’esecuzione di miracoli garantisce che la sua presenza onnipotente è davvero efficace. Si prosegue in direzione di Cotonou dove è disponibile una camera in day use fino alle ore 18.00. Successivo trasferimento in aeroporto per imbarcarsi sul volo di rientro in Italia.

 

Giorno 13: Lunedì 20 gennaio,  arrivo in Italia

 

Una sola data di partenza: 8 gennaio 2014

Prezzi

Quota: euro 2.800,00  a persona in camera doppia
Supplemento sistemazione camera singola: euro 300,00

Visti consolari di Benin e Togo: euro 270,00 totali (è incluso anche il costo delle due pratiche)


Modalità di pagamento: 30% alla prenotazione e saldo 30 gg. prima della partenza
Guida esperta locale che accoglie il gruppo in aeroporto al vostro arrivo
Partenza garantita, senza vincolo di numero minimo di partecipanti.
Numero massimo di partecipanti: 10

 

ATTENZIONE! E’ obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla.
La profilassi antimalarica è vivamente consigliata.

 

La quota comprende:
- Tutti i transfer aeroporto/hotel/aeroporto
- Tutti i trasferimenti interni in minibus come da programma
- Trasferimento sul treno privato Train d’Ebène
- Pernottamenti in alberghi, come specificato nel programma
- Trattamento di pensione completa dalla colazione del giorno 2 al pranzo del giorno 12
- Escursioni e visite come specificato nel programma
- Guida esperta locale in lingua italiana
Polizza medico e bagaglio

 

La quota non comprende:
- Voli internazionali Italia – Cotonou – Italia (quotazione su richiesta)
- Visto Benin e Togo (costo esplicitato a parte)
- Cena del primo e ultimo giorno
- Bevande, mance, e spese personali di ogni genere
- Costi per fotografare e registrare video durante le visite in loco
- Accompagnatore dall’Italia (non previsto)
- Assistenza in aeroporto alla partenza (non prevista)
Polizza annullamento viaggio (su richiesta)
- Tutto quanto non espressamente indicato nel programma

Contratto e Assicurazioni

1) Il contratto che usa Azonzo Travel è quello approvato da Assotravel, Assoviaggi, Astoi e Fiavet
Prima di firmare il contratto, leggi le condizioni contrattuali
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In merito al punto 10 delle condizioni contrattuali (RECESSO DEL CONSUMATORE), si precisa che l'importo della penale in caso di cancellazione ammonta al:
15% del costo del viaggio se la cancellazione avviene fino a 46 giorni prima della partenza
25% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 45 a 30 giorni prima della partenza
40% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 29 a 15 giorni prima della partenza
60% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 14 a 7 giorni prima della partenza
100% del costo del viaggio se la cancellazione avviene da 6 a 0 giorni prima della partenza
e che le suddette condizioni sono sempre valide a meno che non siano specificate diversamente nel programma di viaggio proposto.

2) Azonzo Travel include sempre gratuitamente, in tutti i suoi viaggi, la Polizza "Garanzia diritti del passeggero"
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3) Tutti i clienti che acquistano un viaggio, che sia un viaggio fatto su misura o un viaggio speciale pronto, hanno l'obbligo di assicurarsi, comprando almeno la Polizza "Medico Bagaglio" Intermundial Multiassistenza Plus senza Annullamento
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